Anche il cristiano esprime il suo voto.

di Giovanni Faraone

Eccoci qua. Vediamo di affrontare un argomento che, lo vogliamo o no, siamo tutti quanti coinvolti nella nostra società: la partecipazione al voto da parte dei figli di Dio.

Nell’occasione delle elezioni dei rappresentanti al governo della cosa pubblica anche alcune organizzazioni e denominazioni cristiane partecipano attivamente alla campagna elettorale; così troviamo chi pubblica volantini indirizzati al cristiano di cui il contenuto, ad un’attenta analisi, non ha nulla di cristiano: mentre da una parte criticano duramente questo sistema, dall’altra chiedono al cristiano di sostenerlo.

Facciamo una doverosa premessa: il cristiano è libero di votare o di non votare, dipende dalla sua coscienza, dalle finalità del voto stesso e dalle sue motivazioni personali.

Tuttavia, sono altrettanto convinto che molti non hanno mai preso in considerazione cosa pensa Dio sull’argomento. Perciò, tenteremo di dare un’attenta lettura della Parola di Dio per una breve riflessione sull’argomento. Chi è da Dio si lascia guidare dalla Sua Parola. Vediamo, dunque, cosa dice la Parola di Dio.

COS’È E CHI È UN CRISTIANO.

I nati di nuovo sono nuove creature, sono morti al passato. Il convertito che ha accettato Gesù Cristo e si è fatto battezzare come dice la scrittura è una cosa nuova: “Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove (2Corinzi 5:17). Sono stato crocifisso con Cristo: non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me! La vita che vivo ora nella carne, la vivo nella fede nel Figlio di Dio il quale mi ha amato e ha dato sé stesso per me” (Galati 2:20).

Un tempo facevamo parte del mondo, ma Cristo ci ha tratto fuori: “ricordatevi che in quel tempo eravate senza Cristo, esclusi dalla cittadinanza d'Israele ed estranei ai patti della promessa, senza speranza e senza Dio nel mondo” (2Efesini 2:1). Dio ci ha trasportato nel Suo regno e, quindi, siamo cittadini di quel regno e non apparteniamo a questo mondo. Il Suo regno, disse Gesù, non è di questo mondo. Noi siamo diventati figli adottivi di Dio mediante il suo Spirito Santo: “Vedete quale amore ci ha manifestato il Padre, dandoci di essere chiamati figli di Dio! E tali siamo. Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui” (1Giovanni 3:1). “Egli ci ha risuscitato dalla potestà delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figliolo, nel quale abbiamo la redenzione, la remissione dei peccati; il quale è l’immagine dell’invisibile Iddio, il primogenito di ogni creatura” (Colossesi 1:13-14). “Così dunque non siete più né stranieri né ospiti; ma siete concittadini dei santi e membri della famiglia di Dio (Efesini 2:19. Ef 3:6) vedi anche (1P 2:4-7; 1Co 3:9-11, 16-17)

A questo punto mi chiedo: ci sentiamo di appartenere a Dio oppure no? Ci sentiamo stranieri e pellegrini di questo mondo? “Carissimi, io vi esorto, come stranieri e pellegrini, ad astenervi dalle carnali concupiscenze che danno l'assalto contro l'anima” (1Pietro 2:11). V.(Ef 4:1; Mt 5:11, 16; Ro 13:1-8)

Al salmo 39:12 Davide si rivolge così: “… sono uno straniero davanti a Te, un pellegrino come i miei padri” si sentiva in mezzo al suo popolo un errabondo. “Straniero” è colui che vive in un paese che non è quello di origine, in una nazione che non è la sua patria. “Pellegrino” è un uomo che, partito dalla sua dimora abituale, sta compiendo un lungo viaggio verso una meta che si è prefissata. Queste due condizioni non sono condizioni materiali, ma spirituali per noi. Noi siamo stranieri in questo mondo e vaghiamo come pellegrini; non abbiamo una dimora duratura in questo mondo, ma aspettiamo di entrare nel Regno di Dio che verrà e di ottenere una dimora celeste eterna preparata per noi nella casa del nostro Dio, Signore e creatore di ogni cosa.

SIAMO NEL MONDO, MA NON DEL MONDO.

“Noi sappiamo che siamo da Dio, e che tutto il mondo giace sotto il potere del maligno” (1Giovanni 5:19).

Il Signore definisce questo mondo come una generazione perversa. Siamo d’accordo con la Parola di Dio? Non lasciamoci ingannare da chi vuole convincerci del contrario cioè da chi vuole farci credere che noi siamo nel mondo e del mondo e che dobbiamo per forza contribuire come cristiani al sostegno (con il nostro assenso: il voto) di questo sistema. Noi già partecipiamo con le nostre risorse economiche – le tasse – a mantenere questo sistema.

Per questo il Signore ci dà qualche raccomandazione le quali è opportuno prendere in seria considerazione: “Guardate che nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e con vani raggiri secondo la tradizione degli uomini e gli elementi del mondo e non secondo Cristo (Colossesi 2:8); (vedi anche 1Ti 6:20-21; Gv 14:9-10; 1Co 1:24, 30; Ro 6:3-11; Ef 2:1-18)

Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà” (Romani 12:2).

“O gente adultera, non sapete che l'amicizia del mondo è inimicizia verso Dio? Chi dunque vuol essere amico del mondo si rende nemico di Dio (Giacomo 4:4).

“Non amate il mondo né le cose che sono nel mondo. Se uno ama il mondo, l'amore del Padre non è in lui. Perché tutto ciò che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita, non viene dal Padre, ma dal mondo. E il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno” (1Giovanni 2:15-17)

Non vi mettete con gli infedeli sotto un giogo che non è per voi; infatti che rapporto c'è tra la giustizia e l'iniquità? O quale comunione tra la luce e le tenebre? E quale armonia tra Cristo e Beliar? Or che v’è di comune tra il fedele e l’infedele? E quale accordo tra il tempio di Dio e gli idoli? Poiché noi siamo il tempio dell’Iddio vivente, come disse Iddio: Io abiterò in mezzo a loro e camminerò fra loro; e sarò loro Dio ed essi saranno mio popolo; perciò Uscite di mezzo a loro e separatevene, dice il Signore, e non toccate nulla di immondo; ed io v’accoglierò, e vi sarò per padre e voi mi sarete per figlioli e per figliole, dice il Signore onnipotente” (2Corinzi 6:14-18).

“Voi siete da Dio, figlioli, e li avete vinti, perché colui che è in voi è più grande di colui che è nel mondo. Costoro sono del mondo; perciò parlano come chi è del mondo e il mondo li ascolta (1Giovanni 4:4-5).

IL RISPETTO DELLE AUTORITÀ UMANE PER ORDINE DI DIO.

Non dobbiamo preoccuparci dell’andazzo di questo mondo, né tanto meno di credere che dobbiamo e/o possiamo cambiare gli eventi a nostro favore con la partecipazione al voto.

La scrittura è chiara su questo aspetto: “il nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti” (Efesini 6:12).

Inoltre la nostra vocazione ci impone di amare i nostri nemici e, anche, che Ogni persona sia sottoposta alle autorità superiori; perché non v’è autorità se non da Dio; e le autorità che esistono, sono ordinate da Dio; talchè chi resiste all'autorità si oppone all'ordine di Dio; quelli che vi si oppongono si attireranno addosso una condanna (Romani 13::1-2).

Credo che sia abbastanza chiaro che il cristiano non è obbligato a partecipare alla legittimazione di questo sistema di gestione umana tramite il voto, né tantomeno di desiderare di cambiare il mondo con la partecipazione politica.

Chi più di Paolo e tutti i fratelli vissuti in tempi di persecuzione durissima non desiderava vivere in un mondo diverso? Tuttavia cosa dice Paolo in proposito? Di fare compromessi con i governanti del mondo? NO! La soluzione è quella di PREGARE PER I NOSTRI GOVERNANTI ossia usare le nostre vere armi di cui siamo in possesso per grazia ricevuti tramite lo Spirito Santo.

QUALE E’ LA MISSIONE E IL COMPITO DEL CRISTIANO.

Non credo che c’è bisogno di commentare la missione affidata ai discepoli “E disse loro: «Andate per tutto il mondo, predicate il Vangelo a ogni creatura»” (Marco 16:15) (Mt 28:16-20; Lu 24:46-49, 50-53; At 1:1-12) Gv 21:1-24; 1Co 15:6-7.

Noi, come soldati di Cristo Gesù e rivestiti della Sua armatura, dobbiamo combattere la nostra guerra: “… siate irreprensibili e integri, figli di Dio senza biasimo in mezzo a una generazione storta e perversa, nella quale risplendete come astri nel mondo” (Filippesi 2:15) e come SOLDATI DI CRISTO: “Del resto, fortificatevi nel Signore e nella forza della sua potenza. Rivestitevi della completa armatura di Dio, affinché possiate star saldi contro le insidie del diavolo; il nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti. Perciò prendete la completa armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno malvagio, e restare in piedi dopo aver compiuto tutto il vostro dovere. State dunque saldi: prendete la verità per cintura dei vostri fianchi; rivestitevi della corazza della giustizia; mettete come calzature ai vostri piedi lo zelo dato dal vangelo della pace; prendete oltre a tutto ciò lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infocati del maligno. Prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio; pregate in ogni tempo, per mezzo dello Spirito, con ogni preghiera e supplica; vegliate a questo scopo con ogni perseveranza. Pregate per tutti i santi (Efesini 6:10-18).

Dobbiamo essere e tali siamo, AMBASCIATORI DEL REGNO DI DIO: “Infatti Dio era in Cristo nel riconciliare con sé il mondo, non imputando agli uomini le loro colpe, e ha messo in noi la parola della riconciliazione. Noi dunque facciamo da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro; vi supplichiamo nel nome di Cristo: siate riconciliati con Dio” (2Corinzi 5:19-20).

Il Signore è duro con quelli che si affidano agli uomini: Così parla il SIGNORE: “Maledetto l'uomo che confida nell'uomo e fa della carne il suo braccio, e il cui cuore si allontana dal SIGNORE!” (Salmo 146:3).

Diffidiamo dunque da chi ci vuole coinvolgere nelle battaglie per difende questo mondo! Lasciamo ogni giudizio di questa società a Dio. O forse qualcuno pensa che Dio non abbia il controllo di ogni cosa?

IL MONDO CI ODIA, MA NOI SIAMO VINCITORI.

C’è scritto forse che dobbiamo contrastare i nostri avversari con le nostre forze? Siamo così sprovveduti a non credere che il mondo odia coloro che credono in Cristo? Questa condizione del cristiano è così descritta nella Parola di Dio: “Se il mondo vi odia, sapete bene che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe quello che è suo; poiché non siete del mondo, ma io ho scelto voi in mezzo al mondo, perciò il mondo vi odia” (Giovanni 15:18-19) (Mt 10:22-33; Gv 16:1-3, 33).

Addirittura per il mondo siamo nella condizione peggiore: “siamo diventati, e siamo tuttora, come la spazzatura del mondo, come il rifiuto di tutti” (1Corinzi 4:13) quindi “Non vi meravigliate, fratelli, se il mondo vi odia” (1Giovanni 3:13).

Sapendo che non si può confidare nell’uomo, nemmeno nel “migliore” degli uomini dobbiamo riconoscere che solo in Gesù, la luce del mondo, possiamo avere certezze e la vittoria: “Gesù parlò loro di nuovo, dicendo: «Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita» (Giovanni 8:12) (Gv 1:4-5, 9-12; 5:36-37; 12:46-50).

“Poiché tutto quello che è nato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede. Chi è che vince il mondo, se non colui che crede che Gesù è il Figlio di Dio?” (1Giovanni 5:4-5).

CONCLUSIONE

Ognuno di noi è tenuto a riflettere sulla Parola di Dio e con l’aiuto di Dio fare le sue scelte.

Tenendo sempre a mente che votare significa esprimere la propria volontà di affidarsi a un uomo per ogni suo bisogno, chiediamoci: DEVO VOTARE? QUALI SONO LE MIE MOTIVAZIONI?

… Dopotutto, noi abbiamo già espresso il “voto” per il Signore Gesù Cristo, abbiamo accettato la sua “candidatura”, abbiamo affidato a Lui la nostra vita, è Lui che governa la nostra vita. Noi siamo anche i candidati del Regno di Dio, ma la nostra elezione avviene dall’alto e non dal basso. Apparteniamo ad un governo stabile e duraturo di cui ci dobbiamo fidare ciecamente. Gesù ha detto che se cerchiamo prima di tutto il Regno di Dio non ci mancherà nulla.

Ognuno, tuttavia, è libero di fare la propria scelta, libertà che si esprime anche nel partecipare al voto. Chiediamo al Signore di darci la saggezza necessaria.

Non conformiamoci a questo mondo per essere accettati da ciò che ci circonda e non ci vergogniamo di essere cristiani e della nostra vera identità e del nostro culto a Dio solo.

Lode al nostro Dio Padre e al suo figliolo Gesù Cristo che governa le nostre vite.

G.F.

2007

“liberami, con la tua mano,
dagli uomini, o SIGNORE, dagli uomini del mondo,
il cui compenso è solo in questa vita,
e il cui ventre tu riempi con i tuoi beni;
di questi si saziano i loro figli,
e lasciano il resto dei loro averi ai loro bambini”
(Salmo 17:14).

“Siccome hai osservato la mia esortazione alla costanza, anch'io ti preserverò dall'ora della tentazione che sta per venire sul mondo intero, per mettere alla prova gli abitanti della terra” (Apocalisse 3:10).


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